#RACCONTIAMO SAMBONET: ASEC Lab

Il nostro Laboratorio di analisi: fra provette e sostanze chimiche.

La qualità e l’eccellenza di un articolo rispondono non solo a requisiti estetici, ma anche e soprattutto di sicurezza. Ecco perché i prodotti che entrano in contatto con gli alimenti, come la maggior parte degli articoli Sambonet, devono rispondere a precisi parametri dettati da normative europee.

In linea con il proprio spirito evolutivo l’azienda, già nel 2012, ha deciso di dotarsi di un sistema interno di controllo attraverso la costituzione di un vero e proprio laboratorio chiamato ASEC Lab: Alimentary Security Control Laboratory. La salvaguardia della qualità dell’intera produzione è affidata a uno staff di operatori qualificati che si occupano di effettuare test non solo sugli articoli di produzione propria, ma anche sulle acque di scarico aziendali e su produzioni esterne.

Accreditato nel 2013 per effettuare analisi su acciaio inox e sui parametri metallici delle acque; il laboratorio ha ottenuto nel corso degli anni ulteriori accreditamenti necessari per effettuare test su porcellana, vetro, materie plastiche e coloranti. “I nostri operatori seguono metodi scientifici, stabiliti dalle vigenti normative europee – spiega Claudia Sguaita, responsabile di Qualità e Ambiente dell’azienda. L’azienda ha profuso un enorme impegno di risorse tecnologiche, economiche, di strutture e di personale per l’implementazione dei metodi accreditati, impegno che ha poi portato all’ottenimento dell’accreditamento in base alla norma UNI EN ISO 17025:2005.

L’ASEC Lab viene sottoposto ogni anno a verifiche ispettive da parte di Accredia volte a verificarne la rispondenza alla normativa in materia, consentendogli così di mantenere gli accreditamenti riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

Il principale tipo di analisi effettuato per il controllo dei MOCA (Materiali ed Oggetti a Contatto con Alimenti) è il test di migrazione, volto a verificare i livelli di rilascio di alcune sostanze dal materiale con cui è realizzato l’articolo finito che entrerà a contatto con gli alimenti. “Il test dell’acciaio inox viene effettuato tramite 3 “attacchi” acidi, ossia immersioni nella sostanza simulante che favorisce la cessione delle sostanze che vengono analizzate. Nel caso di analisi sull’acciaio inox il simulante è acido acetico al 3%” – spiegano Claudio e Fabiola, i tecnici del laboratorio. “L’analisi per la verifica delle quantità cedute durante gli attacchi acidi viene effettuata al terzo attacco. Se le concentrazioni di Nichel, Cromo e Manganese riscontrate risultano essere al di sotto di 0,1 mg/l, quindi rientrano nei parametri di legge, il prodotto viene considerato idoneo al contatto con gli alimenti”.

“Ogni nostra attività si basa su metodi scientifici” – proseguono Claudio e Fabiola. “Per questo siamo totalmente intercambiabili. A volte può essere molto impegnativo, specialmente quando si sperimenta qualcosa di nuovo, perché solamente dopo molti tentativi si arriva a capire la giusta chiave di lettura, sia dal punto di vista di settaggio dei macchinari che per l’interpretazione dei risultati. Abbiamo un background da chimico certamente rilevante, ma ancor di più lo è la formazione costante che riceviamo e che ci consente di stare al passo con le novità in materia.”

CONDIVIDI: